giovedì 4 settembre 2014

Alpha Blondy, il Marley d'Africa: "La fede nel reggae salverà il mondo"

"Peace in Africa and Peace in the World". Quando si dice che Alpha Blondy è il Bob Marley d'Africa non si sbaglia. Perché del profeta del reggae l'ivoriano Seyokou Koné, in arte Alpha Blondy, ha ereditato anche il messaggio universale. Così, infatti risponde alla domanda su quale messaggio vuole mandare ora in veste di "Ambasciatore del Reggae africano": "Pace in Africa e pace nel mondo". Un'empatia verso temi religiosi che l'artista, in concerto oggi ad Eutropia (largo Dino Frisullo, Lungotevere Testaccio, ore 21.30), dice di aver ereditato dalla nonna che le ha fatto comprendere il potere del misticismo e della fede.

Lei è cresciuto fra Costa d'Avorio, Stati Uniti e Giamaica: dove ha fatto l'esperienza più importante?

"Tutte sono state importanti perché mi hanno offerto l'opportunità di incontrare popoli, nazioni, culture diverse, e mi hanno permesso di crescere e arricchire la mia musica". 

Com'è cambiato il reggae in questi ultimi anni?
"Credo che negli anni si siano sviluppati diversi stili del reggae, magari influenzati da diverse filosofie e legami con la terra da cui sono emersi, ma penso che tutti facciano capo ad un unico linguaggio che li accomuna".

Lei canta in molte lingue differenti per unire culture e religioni diverse, come si sente in un mondo in c'è spesso violenza tra musulmani, ebrei e cristiani?
"È terribile e insensato perché i libri sacri ci insegnano che ogni uomo va rispettato per la sua dimensione personale, al di là della religione che ha scelto. Gerusalemme è considerata non a caso un luogo simbolo perché riunisce tutte le grandi religioni, perché Dio è uno solo". 

"Cocody Rock", "Brigadier Sabady", "Jerusalem" sono alcuni dei suoi titoli più celebri quale sarà il prossimo?

"Posso solo annunciare quello del nuovo album che sto preparando, "Positive Energy", nel quale metterò tutte le mie passioni musicali".

Qualche anno fa ha inciso "Apartheid is Nazism", quanto nel mondo è cambiato da allora nei diritti umani?
"Il razzismo si è manifestato sotto diversi aspetti negli anni seguiti alla fine dell'Apartheid in Sudafrica, per esempio separando gli uomini fra intelligenti e stupidi, ma nel profondo la vera causa del razzismo sta nella mancanza di volontà verso la scoperta dell'altro che è il sentimento base per amare il prossimo".

Al Love Festival di Lignano Sabbiadoro quali artisti reggae italiani l'hanno colpita maggiormente?

"Soprattutto quei musicisti che hanno sviluppato uno stile italiano del reggae perché è una lingua che può essere interpretata in modi molto diversi". 

Cosa pensa della popolarità che a Roma circonda Gervinho un calciatore che viene dalla sua terra?
" E' un giocatore formidabile con uno stile da cavallo pazzo, sembra ingovernabile ma poi riesce a fare numeri incredibili, però ciò che mi piace sottolineare del suo carattere è la profonda umiltà che lo tiene lontano dal divismo tipico dei calciatori". fonte

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