mercoledì 21 maggio 2014

Alborosie: "Il mio saluto all'Italia con una festa reggae"

SI CHIUDE questa sera al Teatro Concordia di Venaria Reale la tournée europea dell'italiano più famoso di Giamaica. Si tratta di Alborosie, il cantante rasta originario di Marsala, entrato nella storia, nel 2011, per essere il primo bianco ad aggiudicarsi il Mobo, il premio internazionale della black music. L'appuntamento (dalle 20 fino a tarda notte, in cambio di venti euro), si annuncia come una delle sue ultime apparizioni in Italia nel prossimo futuro: tolta qualche data estiva, Alborosie non tornerà più in Europa fino al 2016.

Alborosie, come è andata quest'ultima tournèe?
"Direi molto bene, erano anni che non suonavo al chiuso, nei club. Ho avuto ottime risposte ed oggi è la trentunesima data. Confesso di essere un po' stanco, ma credo che ci divertiremo molto anche stasera".

Ci sono tanti ospiti sul palco questa sera, che concerto sarà?
"Sono contento, è una sorta di festa reggae. Io suono già con una band di otto elementi, inoltre prima di me c'è Lion D, un altro italiano molto apprezzato all'estero. In scaletta ci sono tutti i miei pezzi più famosi, dai primi album fino all'ultimo".

Che rapporto ha Torino con la musica reggae?
"Torino è stata una piazza molto calda, soprattutto negli anni Novanta, con gli Africa Unite, i Mau Mau, i Fratelli di Soledad. Oggi ci sono ancora loro e poche cose nuove, si è perso un po' il vigore degli esordi. La musica reggae è un po' in crisi in tutto il mondo, anche a Torino credo".

Come va la sua la vita in Giamaica?
"E' una sfida quotidiana, molto diversa dall'Italia. Devi fare attenzione a come ti muovi, a cosa fai, con chi parli. Ci sono tanti problemi sociali in base al colore della pelle; è un paese violento, ma alla fine la mafia l'abbiamo inventata noi italiani "
.fonte

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